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martedì 2 febbraio 2016

Art school NYC

Torno dopo non so più quanto tempo con i link di tre compilation fatte col mio amico Shad su mixcloud. Il filo conduttore è l'ipotetico gusto musicale di uno studente di una scuola d'arte a New York negli anni '80 e gli ascolti che potessero derivarne. Ciascuna delle tre selezioni è stata realizzata in una giornata utilizzando youtube e whatsapp, sempre con un'attitudine "buona la prima", piuttosto istintiva. Questo il link della prima selezione, tra funk, new wave e hip hop old school, tutto made in NYC, con copertina scelta da Shad. Questo il volume 2 della compilation, sottotitolata Don't know what it is, introdotto dalla version natalizia di the rapture, courtesy of Fab Five Freddy e Blondie; poi c'è altro rap old school, reggae, funk e wave; la copertina è una mia foto scattata manco a dirlo a NY. Infine questo il volume 3, sottotitolo Transformation, dalla bellissima canzone di Nona Hendryx presente nella compilation; selezione sempre eclettica pur rimanendo sugli stessi binari dei volumi precedenti; copertina e scaletta ancora mie. Buon viaggio a tutti.

sabato 12 aprile 2014

Q Tip is a hip hop beast

                                                                                              ph. hypetrak.com

Non ricordo più quanto tempo fa ho postato qualcosa su questo blog, troppe cose da fare, troppe scadenze. Poi un pò di tempo fa ho scoperto per caso questo filmato dal titolo strano e quindi interessante su youtube, "Q Tip is a beast", che mi ha fatto venire voglia di riprendere i contatti con questa creatura informe che è BURN IN 67 MINUTES, il contenitore di ciò che mi incuriosisce ed ispira. Nel filmato amatoriale Q Tip ascolta un 45 giri soul e si diverte a spostare la puntina del giradischi tra i solchi creando in tempo reale dei loop a tempo di una o più battute, sotto lo sguardo stupito dei suoi soci. Una figata. Ed ho pensato che questo è puro hip hop, 100% spirito di quella cultura. E mi è venuta voglia di rifarmi vivo sul blog, per condividere con i lettori cotanto stile.

domenica 28 ottobre 2012

crate digging with Jazzy Jeff



Ho scoperto da poco un canale su Youtube, Fuse, che presenta una serie di videointerviste a famosi dj e produttori hip hop sulle loro collezioni di dischi. In Crate Diggers-questo il nome della serie- sono stati coinvolti personaggi del calibro di Pete Rock, Jazzy Jay, dj Muggs, Peanut Butter Wolf, Da Beatminerz, Rich Medina, dj Shadow. Questa invece è l'intervista a Jazzy Jeff, pazzesca perchè il tipo si dimostra un umile e devoto amante della musica e del vinile. Belli gli aneddoti su di lui che non ha mai mangiato la merenda quando era alla high school per mettere via i soldi per i dischi, e di lui che che parte in furgone con Kenny Dope e JDilla per andare a cercare dischi lontano da casa. Guarda qui il video. Enjoy!

giovedì 27 settembre 2012

sketches of spain

Di ritorno da un giro di 12 giorni in Andalusia aggiungo qualcuna delle foto della parte più selvaggia, chissà che a qualcuno non venga voglia di andare a dare un'occhiata.



















lunedì 24 settembre 2012

In memoriam: Anthony Clark a.k.a. A-one

copyright Speerstra Gallery


E' difficile spiegare e spiegarsi gli elementi che ci fanno apprezzare certi artisti piuttosto che altri. Forse la frase che si legge nell'opera qui sopra spiega cos'è che in questo caso fa la differenza ("This is not graffiti....it's more"). Ciò premesso, mi limito ad affermare che A-one è sempre stato uno dei miei preferiti, da sempre, da quando vidi qualche sua opera nel libro di Francesca Alinovi, Arte di Frontiera, catalogo della omonima mostra a Bologna. E come ho avuto modo di scoprire in seguito, di immagini relative all'opera di A-one ce ne sono davvero poche in giro, anche adesso, in epoca di internet. Si può quindi immaginare la sorpresa con la quale ho scoperto l'esistenza di alcune foto di opere provenienti da aste internazionali che non avevo mai visto (peccato che non sia possibile ingrandirle più di tanto), e addirittura di un'intervista all'artista che ho trovato pubblicata sul sito della sezione olandese della Zulu Nation. Qui il link delle opere battute in asta (per quanto riguarda l'acquerello si tratta ovviamente di un caso di omonimia) e questo il link dell'intervista. Lascio parlare il Re.

sabato 25 agosto 2012

beautiful oddities

Qui info su codeste stranezze

New York in the 80s

New York in the 80s è il nome di una bella raccolta di foto su flickr scattate da Steven Siegel, un fotografo che per 30 anni ha documentato i diversi volti delle strade e della subway nei quartieri di New York ed i cambiamenti che ne hanno contraddistinto l'aspetto nel corso degli anni. Il fotografo, nel testo che accompagna la raccolta, sottolinea le enormi differenze tra la NY degradata, sporca, rischiosa ma anche aperta e piena di possibilità degli anni '80, e quella ripulita, sicura ma sempre più imborghesita e appiattita degli anni '90 e soprattutto del post-11 settembre. E non manca di riflettere su quanto possano essere diversi i giudizi su queste due versioni della città a seconda che il punto di vista sia quello di un newyorkese che ha avuto modo di vivere la città negli '80, o solo dai '90 in poi, o a seconda che si tratti di un abitante del Bronx o di Bushwick (a detta dell'autore tra le zone più pericolose dell'epoca) o di un abitante di un altro quartiere. Il che mi ha riportato alla mente le parole di una simpatica signora conosciuta durante la mia visita all'East Village di New York, proprietaria di uno strano negozio pieno di curiosi ed interessanti memorabilia (Obscura, qui il link del suo blog). La signora raccontava di aver assistito ad una radicale trasformazione della zona del suo negozio e del suo appartamento, molto vicini all'ormai defunto CBGB's, il tempio del punk in città. A quanto pare, alla fine dei '70 e negli '80 la zona era estremamente pericolosa in quanto frequentata da pusher ed altri personaggi poco raccomandabili ("e se prendevi l'uscita sbagliata della metro o sbucavi nella strada sbagliata potevi facilmente finire accoltellato", queste le sue parole), ma era anche il quartier generale di un pò tutte le rock band che hanno fatto la storia di quell'epoca, risultando quindi un posto estremamente eccitante ed avventuroso. In fin dei conti, dunque, la mia amica avrebbe subito scambiato il quartiere ripulito, sicuro, imborghesito e molto caro (soprattutto dopo il trasferimento in quell'area di una parte dell'università) di adesso con quello brutto, sporco e cattivo di 30 anni fa. Qui trovate le foto di Steven Siegel introdotte dalle sue parole ed i link ad alcuni dei video e dei documentari realizzati dall'autore. Grazie ad Aleksandra per la segnalazione. Buona Visione!

Ricci ed Alticci- 16° hip hop party on the beach

Poche parole per riferire della sedicesima(!) edizione di RICCI ED ALTICCI, il party hip hop sulla spiaggia come sempre organizzato da Bob Marcialledda, l'instancabile b-boy reduce dai concerti di presentazione del suo primo album, "Marcelleria", e, nonostante tutto, sempre disposto a sbattersi non poco per far andare in scena gli showcase di rapper più o meno famosi nel suggestivo scenario della spiaggia della Forcatella, sulla litoranea tra Savelletri e Torre Canne (BR). Come al solito non mancavano i famosi panini al polpo o alla salsiccia alla brace e le birrette gelate. quest'anno, purtroppo, non ho fatto in tempo a seguire nessuno degli showcase, ma le selezioni musicali di un dj di Locorotondo (non ricordo il nome, mi dispiace) prima, e dello stesso Marcialledda poi, hanno creato la giusta atmosfera per una serata stellata pressochè perfetta.

mercoledì 22 agosto 2012

breaking archaeology

Era un sacco di tempo che avevo in mente quest'idea di tirare fuori quel pò di materiale sulla scena dei breakers che c'era da me nei primi anni '80, cosa non facile data la scarsità di foto (all'epoca non c'erano le digitali e soprattutto nessuno pensava a documentare per tramandare ai posteri) e testimonianze. Quindi ho cominciato a contattare qualche personaggio storico e ho ripreso i contatti con vecchi amici che mi hanno addirittura affidato tutte le poche foto che conservavano. La ricerca continua, per fortuna so dove andare a cercare, e appena riuscirò ad organizzare, mi siederò ad un tavolo con i pesi massimi dell'epoca per una chiacchierata che tenterà di riportare alla luce una delle esperienze più potenti in un territorio peraltro così isolato. E durante queste ricerche è saltato fuori un post in due parti sulla scena hip hop di Bari degli '80 (su www.myspace.com/hecopop)che ho deciso di riproporre su questo blog per la sincerità, l'ingenuità, la genuinità che ne emerge, tipica di tutte le esperienze di quel tipo in un periodo in cui video, dischi, foto, abbigliamento, sneakers ed informazioni erano merce davvero rara. Questa la prima e la seconda parte del post. Buona lettura!

lunedì 13 agosto 2012

ritorni-comebacks

E dopo quasi un anno di pausa si torna sul blog, con la convinzione che la qualità è meglio della quantità! buone visioni a tutti And after a nearly one year hiatus we are back on the blog, as we are convinced that quality is better than quantity! enjoy

giovedì 1 settembre 2011

behind the screen


somebody's watching me


HH on the beach-Ricci ed Alticci XV edizione



ed anche quest'anno, puntuale, sulla spiaggia della forcatella a savelletri (fasano) si è svolta la quindicesima edizione di ricci ed alticci, l'hip hop party organizzato dall'instancabile Marcello aka Bob Marcialledda, amico e compagno di marcissimo digging.c'erano i writers (tutti giovani ed ignoti al sottoscritto) che hanno dipinto dei pannelli, i dj's, gli mc's con i loro showcase (conoscevo solo Giuan e Walino-the conCEPt group, ma mi è piaciuto anche Farfa da taranto e Smoka-spero di aver scritto correttamente- con un bel hip hop ragga figlio di SSS). e poi c'era la crew dietro la brace che arrostiva polpo e salsiccia, c'era Fuso ai controlli del mixer (big up!) e soprattutto c'era Bob Marcialledda a presentare la serata e ad introdurre gli artisti con tutta la spontaneità e la freschezza di cui è capace. grande Marcello, non cambiare mai e continua a rappresentare con Ricci ed Alticci. rock on!


venerdì 19 agosto 2011

black time

dirty country

anatomy of a ghost

driving away from home


lunedì 15 agosto 2011

on the screen











Reset Jam 1.0 11 agosto 2011


ok, ho trovato due minuti per un breve commento sulla festa di giovedì 11 agosto organizzata dal buon Fuso e dal suo entourage con lo scopo di ricreare lo spirito che animava le jam di metà anni '90 di impronta più o meno hip hop. qui non c'era solo hh, c'era chi faceva tatuaggi, chi metteva in scena delle performance teatrali, c'erano i video artists, i dj, i breakers, gli mc's. e poi i writers che hanno dipinto 5 pannelli di compensato; c'era MestMove con il suo ormai proverbiale Zilwood (vd. foto sotto), Ruzla, What4 che è andato sull'astratto, Giose che ha citato Roy Lichtenstein con un bel "GIO" (come va l'occhio , paul...? hahahahaha!), Soap che ha regalato uno dei suoi personaggi lisergici.

giusto un accenno al contest di freestyle con Castoro ai piatti e Marcialledda ad introdurre gli mc's col suo solito stile brillante e spontaneo che ha contraddistinto anche il suo successivo showcase. e a proposito degli showcase, qualche parola va spesa per sottolineare la performance di Walino Superwatt, uno dei rapper più validi dalle nostre parti secondo me, sia da solo che col progetto the conCEPt group, nonchè beatmaker e gestore del Superwatt Studio. è toccato a lui rompere il ghiaccio con un pubblico piuttosto freddo, e ci è riuscito tirando fuori disinvoltura e cuore. il suo showcase è stato un assaggio di quanto si potrà ascoltare nel disco solista in uscita in autunno, con Danilo Wild Clown a mandare le basi originali e Quadrato a fare il suono. potente ed emozionante come sempre.

questo resoconto è tutt'altro che completo, purtroppo la jam è entrata nel vivo intorno alle 12,30 ed il sottoscritto ha retto solo fino alle 2, per cui non è stato posssibile assistere a tutti gli showcase. l'impressione è stata comunque quella di una festa perfettamente riuscita, perlomeno dal punto di vista dello spirito che gli organizzatori intendevano reintrodurre in questo tipo di evento. non resta che fare i complimenti e augurare a Fuso&co. di riuscire a far diventare Reset Jam un appuntamento fisso nei prossimi anni. ciao ragazzi!


sabato 30 luglio 2011

Giose is in da house part 1

la prima volta che l'ho incontrato, Giose stava dipingendo un pannello insieme al suo socio e maestro Iave di vicenza, roba già potentissima, dei puppet morbidi e trasfigurati, quasi psichedelici. estate 1993, era una specie di festival di gruppi venuti fuori sull'onda del successo delle posse (un fritto misto di band reggae, ragga, rap..), noi suonavamo, anzi, rappavamo, col gruppo di allora, Allarme Rosso, hip hop conscious insieme a mio fratello e a daddy v, un vecchio breaker di putignano. ovviamente ci accorgemmo immediatamente gli uni degli altri,in quel posto eravamo gli unici veramente presi dall'hip hop, gli unici b-boys. non ricordo moltissimo di quel primo incontro, so solo che ci scambiammo i numeri di telefono e di lì a poco cominciò uno scambio tutto telefonico di informazioni e di idee. c'era questo concetto della purezza hip hop, soprattutto rispetto alla cialtroneria che percepivamo nell'ambiente delle posse e affini. fu naturale, quindi, pensare di metter su una crew che avesse quella direzione e che rappresentasse tutti gli elementi dell'hh. NCE nacque in autunno a s.spirito a casa di Giose, il giorno del suo compleanno. c'eravamo io, mio fratello, Giose ed il suo socio dell'epoca, Loco 301. il nome, nce, lo scelse proprio Giose. era una bomba e fu subito fierezza. poi reclutammo Move, Disossì (Dis O.C., un grande breaker putignanese degli '80) e dj Argento, praticamente i b-boys più consapevoli e capaci in circolazione dalle nostre parti. Giose era sicuramente uno dei più curiosi, sempre affamato di informazioni, sempre pronto ad imparare e ad evolversi. fu lui, ad esempio, il primo ad accompagnarmi nei negozietti di dischi alla ricerca del vinile, quando le cassette che facevo per quelli del mio giro non piacevano a nessuno perchè dentro c'era il funk, il reggae, la new wave, o al limite il rap old school, anzichè il rap che andava in quel momento.
ricordi nostalgici a parte (parecchi e troppo personali), qui mi interessa sottolineare la ricerca, l'eclettismo e la continuità che Giose continua a dimostrare nella sua attività di writer, grafico, art director e artista, tout court. ho deciso di limitare il testo e di lasciar parlare le immagini che riguardano la produzione del nostro dagli esordi fino ad oggi, compresi pezzi, sketch, tele e disegni che forse pochissimi hanno visto prima.
signore e signori, ecco a voi GIOSE!

questo è il pannello che giose stava dipingendo alla pineta di s.francesco con iave, era l'estate del '93 e ci si scrutava con un certo interesse. il puppet e le tag mi sono sempre piaciute, anche adesso, per come sono acidi, molli e lontani da certa naturalezza, un pò mentali insomma. foto per me comunque storica, da tutti i punti di vista


questo muro lungolinea mi fu mostrato i primi tempi in cui presi a frequentare il nostro pittore. bello il block che fa da sfondo alle lettere psichedeliche credo di iave, e bello pure il puppet a sinistra, anche se più convenzionale del precedente, ma era tutto grasso che colava..e poi c'è questo bel POLDO color giallo taxi che fa la sua porca figura e che, fra l'altro, è l'unico pezzo che io abbia visto in cui giose ha utilizzato sto tag, ma credo in giro ci fosse qualcos'altro. comunque mi ha sempre fatto pensare il fatto che il nostro abbia sempre utilizzato tag in italiano.. stile.


anche questo muro risale ai primissimi periodi delle nostre frequentazioni, di fianco c'era un bel jave se non sbaglio con lo stesso stile di lettere. all'epoca roba del genere era anni luce avanti rispetto ai pochi esempi di writin che comparivano a bari e dintorni. e poi era una murata bella visibile dal treno (all'epoca ne prendevo un sacco), con un bell'impatto.


un particolare del muro qui sopra con un puppet che fa ancora bruttissimo, stilosissimo e d'impatto. vai giose


due bei flop in linea di giose e del suo mentore, belli attivi su tutti i fronti in tempi assolutamente non sospetti, comunque prima del nostro incontro


un altro bell'esempio di ciò che combinavano iave e compari prima che li incontrassi. knr era la loro crew. lo stile qui è più europeo e pulito, ma efficacissimo. e giose taggava ancora con la J


beh, sta casetta mi ha sempre colpito. siamo a s.spirito, in stazione, e lo stile c'è tutto. ste lettere tipo nastro per me sono ancora una bomba, eleganti e crude insieme. ricordo benissimo l'impressione che mi faceva girare per quella stazione in pieno giorno con mio fratello e giose che ci faceva scoprire che c'era qualcun altro che faceva ste storie in zona. e le faceva avendo in testa un'idea molto pura come la nostra


un altro jose, dal lettering strano, sempre a s.spirito, dal periodo knr


s.spirito, lungolinea, un bel knerre pulito e un pò freak nella colorazione che fa il paio con i due bei puppet molli e stralunati tipo quello del pannello alla pineta


sempre la casetta in stazione a s.spirito, sempre lo stile fettuccia che comanda. e a completare la scena il personaggio autoctono sulla vespa in canotta. nient'altro da aggiungere..


e questo è un pezzo fondamentale per me, nce era nata, ne era entrato a far parte marino disossì, un capo del breaking anni '80 a putignano, e giose era venuto a trovarci perchè avevamo trovato sto muro e volevamo che ci fosse anche da noi il segno della nascita di sta cosa HH. lui sparò sto pezzo NCE piuttosto grezzo, ma a noi piaceva moltissimo perchè parlava di noi, del nostro passato (in alto a sinistra, fra le altre, c'è una dedica agli smurf, la crew di breaking di cui faceva parte negli'80 marino) e del nostro nuovo progetto rap (AR- Allarme Rosso, sempre in alto a sinistra). e poi c'era questo stile che si avvicinava timidamente ad un'idea embrionale di bars&arrows tipo ny. storia


un bel block NCE in linea a s.spirito, nella prima vera hall of fame di bari. qui c'era già move insieme a giose, il dinamico duo era già in pieno effetto..hehehehe


un signor treno, questo. il pezzo non sembra finito e mi sembra di ricordare che giose fosse in trasferta. già più evoluto lo stile che poi lo contraddistinguerà. una botta comunque


GIOSEZEB sketch su cartoncino pre-serigrafato


GIOSE tecnica mista su cartoncino
questo lo fece per me a casa mia in un quarto d'ora con un pò di colori che saltavano fuori dai cassetti. la foto, come quelle che seguono, non è il massimo perchè sta chicca c'ha davanti il vetro che riflette


THE HELL'S FUNK tecnica mista su carta
fatto a casa mia lo stesso giorno del quadro qui sopra


HOLY GHOST tecnica mista su tela


MY THANG tecnica mista su carta da imballaggio
un regalo per me realizzato a casa mia a pavia nel '98 o '99, dopo la prima esposizione di tele al leoncavallo. grezzo ed immediato, una delle sue cose migliori, secondo me


LETTER "A" tecnica mista su tela
una delle tele esposte al leoncavallo



NEVA FADED tecnica mista su tela
anche questa realizzata per me a casa mia, un omaggio ai lords of the underground del secondo disco. immediata e grezza, una delle migliori del periodo