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domenica 28 ottobre 2012
crate digging with Jazzy Jeff
Ho scoperto da poco un canale su Youtube, Fuse, che presenta una serie di videointerviste a famosi dj e produttori hip hop sulle loro collezioni di dischi. In Crate Diggers-questo il nome della serie- sono stati coinvolti personaggi del calibro di Pete Rock, Jazzy Jay, dj Muggs, Peanut Butter Wolf, Da Beatminerz, Rich Medina, dj Shadow. Questa invece è l'intervista a Jazzy Jeff, pazzesca perchè il tipo si dimostra un umile e devoto amante della musica e del vinile. Belli gli aneddoti su di lui che non ha mai mangiato la merenda quando era alla high school per mettere via i soldi per i dischi, e di lui che che parte in furgone con Kenny Dope e JDilla per andare a cercare dischi lontano da casa. Guarda qui il video. Enjoy!
giovedì 27 settembre 2012
sketches of spain
Di ritorno da un giro di 12 giorni in Andalusia aggiungo qualcuna delle foto della parte più selvaggia, chissà che a qualcuno non venga voglia di andare a dare un'occhiata.
lunedì 24 settembre 2012
In memoriam: Anthony Clark a.k.a. A-one
copyright Speerstra Gallery
E' difficile spiegare e spiegarsi gli elementi che ci fanno apprezzare certi artisti piuttosto che altri. Forse la frase che si legge nell'opera qui sopra spiega cos'è che in questo caso fa la differenza ("This is not graffiti....it's more"). Ciò premesso, mi limito ad affermare che A-one è sempre stato uno dei miei preferiti, da sempre, da quando vidi qualche sua opera nel libro di Francesca Alinovi, Arte di Frontiera, catalogo della omonima mostra a Bologna. E come ho avuto modo di scoprire in seguito, di immagini relative all'opera di A-one ce ne sono davvero poche in giro, anche adesso, in epoca di internet. Si può quindi immaginare la sorpresa con la quale ho scoperto l'esistenza di alcune foto di opere provenienti da aste internazionali che non avevo mai visto (peccato che non sia possibile ingrandirle più di tanto), e addirittura di un'intervista all'artista che ho trovato pubblicata sul sito della sezione olandese della Zulu Nation. Qui il link delle opere battute in asta (per quanto riguarda l'acquerello si tratta ovviamente di un caso di omonimia) e questo il link dell'intervista. Lascio parlare il Re.
E' difficile spiegare e spiegarsi gli elementi che ci fanno apprezzare certi artisti piuttosto che altri. Forse la frase che si legge nell'opera qui sopra spiega cos'è che in questo caso fa la differenza ("This is not graffiti....it's more"). Ciò premesso, mi limito ad affermare che A-one è sempre stato uno dei miei preferiti, da sempre, da quando vidi qualche sua opera nel libro di Francesca Alinovi, Arte di Frontiera, catalogo della omonima mostra a Bologna. E come ho avuto modo di scoprire in seguito, di immagini relative all'opera di A-one ce ne sono davvero poche in giro, anche adesso, in epoca di internet. Si può quindi immaginare la sorpresa con la quale ho scoperto l'esistenza di alcune foto di opere provenienti da aste internazionali che non avevo mai visto (peccato che non sia possibile ingrandirle più di tanto), e addirittura di un'intervista all'artista che ho trovato pubblicata sul sito della sezione olandese della Zulu Nation. Qui il link delle opere battute in asta (per quanto riguarda l'acquerello si tratta ovviamente di un caso di omonimia) e questo il link dell'intervista. Lascio parlare il Re.
sabato 25 agosto 2012
New York in the 80s
New York in the 80s è il nome di una bella raccolta di foto su flickr scattate da Steven Siegel, un fotografo che per 30 anni ha documentato i diversi volti delle strade e della subway nei quartieri di New York ed i cambiamenti che ne hanno contraddistinto l'aspetto nel corso degli anni. Il fotografo, nel testo che accompagna la raccolta, sottolinea le enormi differenze tra la NY degradata, sporca, rischiosa ma anche aperta e piena di possibilità degli anni '80, e quella ripulita, sicura ma sempre più imborghesita e appiattita degli anni '90 e soprattutto del post-11 settembre. E non manca di riflettere su quanto possano essere diversi i giudizi su queste due versioni della città a seconda che il punto di vista sia quello di un newyorkese che ha avuto modo di vivere la città negli '80, o solo dai '90 in poi, o a seconda che si tratti di un abitante del Bronx o di Bushwick (a detta dell'autore tra le zone più pericolose dell'epoca) o di un abitante di un altro quartiere. Il che mi ha riportato alla mente le parole di una simpatica signora conosciuta durante la mia visita all'East Village di New York, proprietaria di uno strano negozio pieno di curiosi ed interessanti memorabilia (Obscura, qui il link del suo blog). La signora raccontava di aver assistito ad una radicale trasformazione della zona del suo negozio e del suo appartamento, molto vicini all'ormai defunto CBGB's, il tempio del punk in città. A quanto pare, alla fine dei '70 e negli '80 la zona era estremamente pericolosa in quanto frequentata da pusher ed altri personaggi poco raccomandabili ("e se prendevi l'uscita sbagliata della metro o sbucavi nella strada sbagliata potevi facilmente finire accoltellato", queste le sue parole), ma era anche il quartier generale di un pò tutte le rock band che hanno fatto la storia di quell'epoca, risultando quindi un posto estremamente eccitante ed avventuroso. In fin dei conti, dunque, la mia amica avrebbe subito scambiato il quartiere ripulito, sicuro, imborghesito e molto caro (soprattutto dopo il trasferimento in quell'area di una parte dell'università) di adesso con quello brutto, sporco e cattivo di 30 anni fa.
Qui trovate le foto di Steven Siegel introdotte dalle sue parole ed i link ad alcuni dei video e dei documentari realizzati dall'autore. Grazie ad Aleksandra per la segnalazione. Buona Visione!
Ricci ed Alticci- 16° hip hop party on the beach
Poche parole per riferire della sedicesima(!) edizione di RICCI ED ALTICCI, il party hip hop sulla spiaggia come sempre organizzato da Bob Marcialledda, l'instancabile b-boy reduce dai concerti di presentazione del suo primo album, "Marcelleria", e, nonostante tutto, sempre disposto a sbattersi non poco per far andare in scena gli showcase di rapper più o meno famosi nel suggestivo scenario della spiaggia della Forcatella, sulla litoranea tra Savelletri e Torre Canne (BR). Come al solito non mancavano i famosi panini al polpo o alla salsiccia alla brace e le birrette gelate. quest'anno, purtroppo, non ho fatto in tempo a seguire nessuno degli showcase, ma le selezioni musicali di un dj di Locorotondo (non ricordo il nome, mi dispiace) prima, e dello stesso Marcialledda poi, hanno creato la giusta atmosfera per una serata stellata pressochè perfetta.
mercoledì 22 agosto 2012
breaking archaeology
Era un sacco di tempo che avevo in mente quest'idea di tirare fuori quel pò di materiale sulla scena dei breakers che c'era da me nei primi anni '80, cosa non facile data la scarsità di foto (all'epoca non c'erano le digitali e soprattutto nessuno pensava a documentare per tramandare ai posteri) e testimonianze. Quindi ho cominciato a contattare qualche personaggio storico e ho ripreso i contatti con vecchi amici che mi hanno addirittura affidato tutte le poche foto che conservavano. La ricerca continua, per fortuna so dove andare a cercare, e appena riuscirò ad organizzare, mi siederò ad un tavolo con i pesi massimi dell'epoca per una chiacchierata che tenterà di riportare alla luce una delle esperienze più potenti in un territorio peraltro così isolato. E durante queste ricerche è saltato fuori un post in due parti sulla scena hip hop di Bari degli '80 (su www.myspace.com/hecopop)che ho deciso di riproporre su questo blog per la sincerità, l'ingenuità, la genuinità che ne emerge, tipica di tutte le esperienze di quel tipo in un periodo in cui video, dischi, foto, abbigliamento, sneakers ed informazioni erano merce davvero rara. Questa la prima e la seconda parte del post. Buona lettura!
lunedì 13 agosto 2012
ritorni-comebacks
E dopo quasi un anno di pausa si torna sul blog, con la convinzione che la qualità è meglio della quantità! buone visioni a tutti
And after a nearly one year hiatus we are back on the blog, as we are convinced that quality is better than quantity! enjoy
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