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mercoledì 8 dicembre 2010
I HAD TOO MUCH TO DREAM LAST NIGHT
Questa volta la vita si svela per quello che è: il sogno è un pretesto, ogni variazione sul tema cambia un pezzo del nostro mondo-sogno che in questo caso è parodia, opera morale grottesca, alchemica condizione umana. Tutto un susseguirsi di ladri, artisti del doppio gioco, odalische, donne impazzite, una sfilata di umanità che assomiglia a un viaggio nella bellezza come la concepirebbe Bukowski. Poi all'improvviso un enorme incendio. Le fiamme si levano altissime, osservate da lontano per un tempo che sembra lunghissimo, fino a quando si spengono lasciando nell'aria un intenso odore di fumo. E aspettando l´alba ormai intuibile mi avvio a piedi verso casa, in una città in cui si concentrano strade intasate di traffico, esistenze consumate dall´odio reciproco, relazioni intorbidate dalla diffidenza.
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